mercoledì 20 ottobre 2010

Strano ma vero....

Ieri notte.
Strade deserte e quei pochi avventurosi  viveurs sembravano tesi, nervosi. Tornavo a casa dal lavoro sulla mia smarmittata utilitaria, mentre luce e buio si alternavano al ritmo dei lampioni. Sentivo le palpebre pesanti. Troppo. Decisi di fare una sosta: un caffè rigeneratore. Fermai la macchina davanti ad uno dei pochi bar aperti. Entrai, ordinai, sorseggiai. Mi sentivo meglio, sveglio e vigile. E lo ero, ne sono sicuro anche adesso. Mentre percorrevo a grandi passi i piccoli metri che mi distanziavano dall'auto la vidi. Una figura femminile, immobile, eterea, quasi fuori posto sul panorama di palazzi ingialliti dai lampioni dietro di lei. Il primo sguardo fu l'ultimo e l'unico. Non riuscii più a staccarmi dai suoi occhi verdi che traghettavano i miei pensieri e la mia volontà attraverso un lungo fiume nero di incognite e paure. Il resto dei ricordi è frammentato, evanescente. Un luogo buio lontano da occhi indiscreti. Il suo volto perfetto che si avvicina. Un dolore al collo seguito dal piacere di un orgasmo. Le due parole dette ma mai uscite dalla sua bocca "tu ricorderai".  Poi di nuovo dentro l'auto, sul sedile di guida, come se nulla fosse accaduto, il tempo riavvolto a prima di prendere il caffè. Nessun segno sul collo, nessuna traccia di sangue. Il mitico pensiero "sto diventando pazzo?". No. Nella mia mano destra c'è qualcosa che mi fa credere, che mi fa ricordare. Un lungo capello d'oro della vampira. Credo me lo abbia lasciato volontariamente, vuole che ricordi. Per quale scopo? Non lo so. Tornai a casa in auto, lentamente, con la testa che ciondolava, facendo uno sforzo ad ogni singola curva.
Stamattina mi sono svegliato spossato come dopo una lunga febbre, e il riflesso allo specchio mi dona due stupende borse sotto gli occhi ed un pallore sospetto. Ma ricordo. E mi rendo conto di essere troppo manipolabile di fronte a questa creatura. Così ho deciso di trascrivere i miei ricordi in un posto sicuro, sotto gli occhi di tutti. Qui.
Non so cosa voglia da me o se vorrà altro da me. Ma spero che non finisca qui, perché nel profondo, in un angolo ben nascosto, ho voglia di rivedere i suoi occhi.